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понедельник, 15 ноября 2010 г.

letteratura latina sallustio

letteratura latina sallustio


è preceduta dala fase cronachistica pontificale, cioè una sorta di registrazione breve e direta dei dati più importanti dela comunità guere, paci, carestie, ec. È per questo motivo che la storiografia latina fu sempre concepita come qualcosa di uficiale e sacro e non veniva criticata, come invece sucedeva in Grecia, perché era tradizione. Egli si opone fortemente ale interferenze di questa cultura e al circolo filoelenico degli Scipioni perchè teme il taglio iluministico di questa cultura che pone al centro la ragione e che avrebe mutato le mentalità dei citadini. È per questo motivo che, quando ricoprì il ruolo di Censore atuò una profonda opera moralizatrice: promuovendo il rigore e la frugalità e limitando il luso anche con il ricorso a tase. La narazione procede più o meno con un ordine cronologico e per fusione di argomenti, è concentrata sugli avenimenti contemporanei dai quali emerge la superiorità del pasato sul presente. Non è presentato un solo personagio in quanto Catone concepiva la storia come il risultato dele azioni di tuti i citadini e vi è un costante confronto con Cartagine. dopo che non era riuscito ad acedere al consolato, per tentare di impadronirsi del potere ai dani del senato, e organizò un insurezione armata con l’aiuto di nobili indebitati e schiavi. Salustio esprime la causa dela malatia delo stato nel’archeologia un excursus che interompe la narazione dela congiura: secondo lui il drama di Roma è stata la sua imperialità perché è dopo di questa che i Romani hano cominciato a sentirsi i padroni del mondo ed è cresciuto la richeza e il luso, acompagnati dal’avarizia, l’aroganza e la violenza. Secondo lui il valore cardine dela Roma antica era la concordia che permeteva di superare le diversità, la mancanza di avidità e la fiducia nei raporti con gli amici. Egli che fa parte dei populares vede nela republica il modelo di stato più adato perché permete a tuti i citadini di esprimere il loro valore e il loro talento. Egli è stato considerato anche un po’ progresista che vuole inovazioni , sognante di un rinovamento del paese e una reidistribuzione dei beni e del potere ma non per il bene delo stato ma per la paura che una rivendicazione da parte dele forze sociali emarginate avrebe potuto comprometere la stabilità dei ceti benestanti come quelo a cui egli aparteneva. Proemio dove Salustio spiega di esersi dedicato ala scritura per il disgusto dela coruzione dei tempi e per il desiderio di lasciare un ricordo glorioso di se. Il primo chiede la pena di morte il secondo invece chiede una condana più lieve come la confisca dei beni e la detenzione Ritrati di Cesare e Catone a confronto. Fu un personagio compleso di un'epoca agitata, ed è presentato dala tradizione storiografica, per lo più a lui ostile, come un nobile decaduto e ambizioso, che aveva tute le qualità per diventare grande ma solo in negativo, quindi una specie di eroe del male, e che, fin dagli inizi dela sua atività, aveva mostrato la sua ferocia. Respinta dal senato la sua candidatura al consolato, egli cercò di ragiungere il potere con l'apogio dei veterani di Sila, malcontenti, di nobili indebitati, di aventurieri che speravano di trare profito da un sovertimento politico. Viste deluse anche, nel 64 e nel 63, le sue candidature legali al consolato, decise di ricorere ala forza e ordì una congiura che si proponeva la conquista del potere con un'insurezione in Roma, sostenuta al'esterno da un esercito racolto in Italia 63 a .C. Catilina, voltosi al'estrema prova dele armi, fu vinto e uciso a Pistoia 62 , dopo aver combatuto con un coragio che lo riscatò in parte dal suo torbido pasato e che può confortare l'opinione di quanti credono che la sua causa mirase a ragionevoli riforme politico-sociali, scaltramente eluse dai suoi aversari. di Salustio riprende un po’ quelo di Tucidide e un po’ quelo di Catone. continua dela disposizione di sostantivi e agetivi ripartizioni trimembri o bimembri , non vi è nesun tipo di paralelismo e speso vi è proprio un acumulo di termini. nel’Umanesimo e nel 70 dal momento che era molto amato da Alfieri, che traduse il Belum Catilinae Abiamo scarse notizie su di lui, ma si sa che nacque nel 59 a .C. da una famiglia agiata nela Galia Cisalpina è per questo che poté seguire gli studi di retorica e filosofia e dedicare tuta la sua vita al’atività leteraria. L’opera è stata ricostruita grazie a dei libri di scarso valore leterario e dal’autore anonimo che costituiscono dei somari e sono deti perioche. Egli si basava solo su un testo e talvolta ne utilizava qualcun altro per confermare il primo, dove c’era discordanza poi aveva un ategiamento obietivo, non prendeva nesuna posizione e non ne dava una propria interpretazione personale ma si limitava a segnalarla. Tutavia questo caratere dela sua opera non è da criticare in quanto questa ha un intento più artistico e vede la partecipazione del’autore e il phatos: gli eventi sono dramatizati e i personagi sono tratati da un punto di vista più umano, è la loro vita che interesa. La sua opera f definita opus oratorium maxime per il suo stile fluido e scorevole e il linguagio rico e piacevole.
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